Il Museo Nazionale della Storia dell'Ucraina nella Seconda Guerra Mondiale ospita una mostra senza precedenti: "Ucraina - Crocifissione", un'esposizione pionieristica in Ucraina e nel mondo. Contiene 1.776 manufatti autentici raccolti in prima persona dalle zone di battaglia e dalle aree appena liberate nelle regioni di Kiev e Chernihiv dal 3 aprile al 6 maggio 2022, su un'area di 900 metri quadrati. A cura di Yuriy Savchuk, direttore del museo, e dell'artista Anton Logov.
Questa composizione comprende due sezioni intrinsecamente antitetiche: "Orda" e "Ucraina - Crocifissione". Il primo delinea il panorama della propaganda russa, dell'invasione su vasta scala e dell'abbigliamento militare, delle armi e dello stile di vita degli invasori provenienti dal "mondo russo".
Quest'ultimo segmento si svolge in due luoghi: "Ucraina – Crocifissione" e "Rifugio". Il primo espone reliquie spirituali e culturali recuperate, infissi carbonizzati, resti di attrezzature domestiche, attrezzature sportive scoperte dalle ceneri, insieme ad articoli per bambini, disegni e giocattoli.
A dominare la narrazione sono i tesori salvati della nostra nazione: i cancelli d'ingresso della Chiesa della Natività della Beata Vergine nel villaggio di Plemiaga e la cupola e la croce della cupola della Chiesa dell'Ascensione nel villaggio di Lukianivka nella regione di Kiev.
È raffigurata anche l’icona ferita “Discesa dalla croce” della devastata chiesa di S. Dmitry Rostovsky a Makariv, la struttura danneggiata che un tempo conteneva i dipinti della famosa Maria Pryimachenko provenienti dal Museo di storia e tradizioni locali di Ivanivka, bruciato.
Quest'ultimo ricrea meticolosamente la realtà della vita e del tempo trascorso nei vari rifugi durante i bombardamenti, raccontando nei minimi dettagli i 37 giorni di esistenza in un rifugio antiaereo a Hostomel.
Questa mostra ha raccolto un'enorme popolarità tra i visitatori del museo e gode di un elevato appeal mediatico. Al 7 giugno 2022, 7.812 persone hanno partecipato all'esposizione.
Ha inoltre ricevuto copertura in 63 pubblicazioni, recensioni, commenti, storie e interviste nazionali e internazionali, tra cui importanti organi di stampa internazionali come The New York Times (USA), The Guardian (Regno Unito) e Le Monde (Francia).