Stai pensando di visitare l'Ucraina in tempo di guerra? Non sei solo. Ogni mese, sempre più viaggiatori curiosi e rispettosi ci contattano con domande attente (e a volte molto dirette) su cosa significhi visitare un paese ancora sotto attacco. In questo articolo rispondiamo alle domande più frequenti, basate su conversazioni reali che abbiamo avuto con i nostri ospiti, per aiutarti a preparare il tuo viaggio in modo responsabile e sicuro.
1. È sicuro visitare l'Ucraina in questo momento?
Questa è la domanda numero uno, ed è assolutamente legittima. L'Ucraina è un paese in guerra, ma non tutte le regioni sono colpite allo stesso modo. I nostri tour si svolgono solo in aree in cui è sicuro viaggiare al momento della vostra visita. Monitoriamo costantemente le condizioni locali e adattiamo i percorsi secondo necessità. Non verrai portato in prima linea. Se la situazione diventa instabile in una determinata area, annulleremo o modificheremo il tour. La tua sicurezza è la nostra massima priorità.
2. Cosa succede se durante il tour si verifica un raid aereo?
In città come Kiev e Kharkiv si sentono ancora le sirene antiaeree, ma nelle zone centrali che visitiamo gli attacchi veri e propri sono rari. Se suona una sirena, interrompiamo il tour e ci dirigiamo verso il rifugio più vicino. La maggior parte dei locali e degli spazi pubblici dispongono ora di zone sicure designate. Ti informiamo in anticipo in modo che tu sappia cosa aspettarti e come reagire con calma.
3. Qual è l'atteggiamento della popolazione locale nei confronti dei visitatori stranieri?
In genere, gli ucraini sono molto accoglienti e spesso si sentono toccati dal fatto che qualcuno abbia viaggiato per vedere la loro realtà e dimostrare solidarietà. Spesso la gente del posto ti ringrazierà per essere venuto. Tuttavia, è importante essere rispettosi ed evitare di trattare le zone colpite dalla guerra come attrazioni turistiche. Ascoltare, porre domande approfondite e mostrare compassione possono fare molto.
4. Posso scattare foto e registrare video durante il tour?
Sì, ma con sensibilità. Ti faremo sapere quali sono le aree più adatte alla fotografia. Ad esempio, dovresti evitare di scattare foto ravvicinate di persone in lutto, di abitazioni danneggiate o di infrastrutture sensibili. In genere, i monumenti commemorativi e i veicoli militari distrutti sono accettabili. In caso di dubbi, chiedi alla tua guida.
5. Cosa dovrei mettere in valigia o preparare per questo tipo di viaggio?
Non hai bisogno di equipaggiamento militare. Vestitevi a strati e indossate scarpe comode. Porta con te il passaporto, un power bank, una torcia (facoltativa ma utile) e un po' di contanti (gli sportelli bancomat non sempre funzionano). Per una connessione Internet stabile e per ricevere avvisi, consigliamo di acquistare una scheda SIM locale (come Lifecell). Una volta arrivati, la vostra guida vi aiuterà a sistemarvi.
6. E il coprifuoco?
Sì, la maggior parte delle città ucraine attualmente ha il coprifuoco dalle dalle 00:00 alle 05:00. Durante questo periodo, è obbligatorio restare in casa. Organizziamo tour in modo da evitare completamente questo inconveniente, ma vi preghiamo di pianificare le vostre attività serali e di viaggiare di conseguenza.
7. Ho bisogno di un'assicurazione?
Assolutamente. Assicurati che la tua assicurazione di viaggio copra emergenze mediche e rischi legati alla guerra (alcune aziende lo offrono, altre no). Ti consigliamo di rivolgerti a fornitori come SafetyWing o di rivolgerti a una compagnia assicurativa ucraina che copra gli stranieri.
8. Perché la gente continua a venire in Ucraina proprio adesso? Non è pericoloso?
Molti dei nostri ospiti sono giornalisti, documentaristi, volontari umanitari, ma anche viaggiatori abituali che vogliono scoprire la verità dietro i titoli dei giornali. Non vengono per lo spettacolo, ma per imparare, testimoniare e sostenere. L'Ucraina è ancora aperta, ancora viva, e i visitatori aiutano il mondo a ricordarlo.
9. Posso dare una mano in qualche modo mentre sono lì?
SÌ. Se sei interessato a fare volontariato, possiamo metterti in contatto con iniziative locali affidabili, come:
-
Tessitura di reti mimetiche e tute ghillie a Kiev
-
Smileys Vidnovliuvaty – un movimento di ricostruzione dal basso
Anche poche ore del tuo tempo possono avere un impatto significativo.
10. È etico? Non è sbagliato "visitare" una zona di guerra?
È una domanda legittima. La risposta dipende dal tuo atteggiamento. Se vieni per imparare, per ascoltare, per testimoniare, e non per subire traumi o tragedie, allora la tua presenza può essere etica e persino significativa. Il turismo di guerra, se praticato in modo responsabile, aiuta a tenere viva l'attenzione del mondo sulle ingiustizie e sostiene coloro che stanno ancora ricostruendo le proprie vite.
Hai ancora domande? Siamo qui per parlare.
Non esitate a contattarci a wartours.in.ua, oppure tramite WhatsApp, Telegram o email. Ti aiuteremo a decidere se questo viaggio è adatto a te.